19 e 20 maggio: Convegno e momento d'incontro |
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venerd́ 11 maggio 2007 |
Giovedì 18, giorno dell'Ascensione e venerdì 19 Maggio
1652
a Mattie si tenne la Sacra Rappresentazione de “La vita e martirio di Santi Cornelio Papa e Cipriano Vescovo”.
Nel 355° da quella prima sacra Rappresentazione documentata a Mattie, la nostra Associazione ha voluto organizzare una "Due giornate sui Mystéres", per ricordare quell'avvenimento.
Dal prezioso libro Mattie – la Parrocchia – il Patouà – le Pergamene di E. PATRIA - L. GILLO - S. BERGER - V. COLETTO, si ha notizia delle carte custodite nell'archivio storico comunale (da più di due anni inaccessibile per ordinamento ed indicizzazione) che testimoniano la rappresentazione di due Mystéres a Mattie: Per certo si conoscono le date di 5 rappresentazioni ma la tradizionale cadenza ogni trent'anni delle stesse, lascia presumere che ce ne furono di più:
| Date Documentate | Date Ipotizzate | 1 | 1652 |
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| | + 30 = ? 1680 | 2 | 1716 |
| 3 | 1739 |
| | | + 30 = ? 1760 | | | + 30 = ? 1790 | 4 | 1817 |
| 5 | 1825 |
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Alcune curiosità (tratte dal testo prima citato) sulla rappresentazione che si tenne il 18 e 19 maggio 1652: Si articola in due atti o giornate rappresentati appunto in due giorni consecutivi; Le parti degli attori vennero trascritte da Carlo Montabont di Venaus; Il palco venne allestito “presso la chiesa” in quello ancor oggi denominato “Prà 'd l'infern” (la contropartita del raccolto anzitempo tagliato venne pagata al proprietario 5 lire) Per il palco, che doveva essere veramente ampio, vennero impiegate grandi quantità di assi che richiesero decine di viaggi con carri trainati “dalli buoi” L'allestimento del palco richiese decine di giornate ai mattiesi; Venne ingaggiato un pittore per le scene (dipinti con tintura preparata a base di uova – una dozzina -fornite da Bertrando Combetto); Vennero prese in prestito vesti pompose, tappezzerie, paramenti, maschere (visagere, per esempio quella di Lucifero acquistata per 1 fiorino); Non si conosce il regista della rappresentazione, ma è documentato il sovrintendente di scena (Don Bonifacio, parroco di Sant'Evasio); Erano compresi anche gli “effetti speciali”: 4 operai lavorarono tutto un giorno per costruire “la collina del teatro per fare il paradiso” si spese 1 lira e 15 soldi di 4 litri di “acqua di vita per fare il fuoco artificiale, imbevendo della bambagina accendendola con carbone preparato con una cassetta di gusci di “linsolle” [nocciole]” botti [petardi] realizzati con polvere nera introdotta in “cornetti” di carta legati con “filo genovese” [spago incatramato?], fusette... vengono prese in prestito da altri comuni, Exilles e Giaglione altre attrezzature di scena; vengono esposte le statue dei Santi Cornelio e Cipriano, dopo la rappresentazione pulite e riposte; Alla Sacra Rappresentazione assistette il governatore della Provincia di Susa (si trattenne a pranzo nel quale vennero serviti “due pollastri” forniti da Gioanneto Tonda per 16 soldi). ...
I testi delle Sacre Rappresentazioni digitalizzati da Ametegis visualizzabili su questo sito:
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Ultimo aggiornamento ( domenica 13 maggio 2007 )
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