(dal Notiziario n° 1 - Anno 1998 - pagg. 28-29, da "Ricordi ... prima ch'a vena neuit" di Maria Terziano Gillo) Nella borgata di Menolzio, durante il carnevale, si usava rappresentare nelle stalle i "Rachinesi", leggenda orientale con riferimenti all'Orlando Furioso (secondo quanto annotato da Ettore Patria) e maschere carnevalesche italiane. Purtroppo l'originale trama è andata smarrita e si sono potuti ricostruire alcuni frammenti che danno un'idea del contenuto. Abbiamo potuto riscoprire i personaggi: il Rachinese (Re cinese) Clorinda Barbaro Gildo la Morte Improvvisa l'Angelo della Buona Sorte Principi Dignitari Guardie del Corpo il Pagliaccio gli Arlecchini.
Alla presenza dei borghigiani, che prendevano parte alla viià, si svolgeva la scena. Iniziava con l'ingresso di un Pagliaccio e di 2 Arlecchini che annunciano lo spettacolo. Quindi entra, in sfarzose vesti, il Rachinese (Re cinese) venuto da terre lontane in cerca di Clorinda, tenuta prigioniera dal Barbaro Gildo. Alla richiesta del Re di lasciarla libera, pena il taglio della testa, questi si rifiuta. Allora, dopo una violenta lotta con la spada, il Re lo uccide e dopo di lui tutti i principi e dignitari che singolarmente lo hanno sfidato per vendicare la morte del Barbaro Gildo. Ma Clorinda rimane prigioniera del Principe Orlando (Orlandano). Ormai vecchio, il Rachinese si ritira nella sua reggia. Arriva la Morte improvvisa che, con la falce, taglia la testa a lui e al Principe Orlando. Ormai libera, Clorinda piange sulle spoglie del suo amato Rachinese, tra lo sgomento dei sopravvissuti al massacro. Infine entra in scena l'Angelo della Buona Sorte, che con la sua bacchetta magica, toccando tutti i morti, esclama: "Faccio resuscitare i ... vivi e morire i ... morti!!!). Resurrezione generale e grandi festeggiamenti a Clorinda, con canti di gioia. Il Re, Principi e Dignitari impugnano le pade e le rivolgono prima a terra e poi al cielo, cantando "Pace in terra e gloria in cielo!".
Ci auguriamo di poter rintracciare il manoscritto, per tramandare la memoria completa di questa antica rappresentazione. In una intervista del 1° ottobre 2010 a Rinaldo e Giuseppe Richetto, Pasquale Bosio, Bruno Rivetti e Maria Terziano, che ancora ne hanno memoria, è emerso che: 1) Gli interpreti delle ultime rappresentazioni furono: il Rachinese Clorinda (Rinaldo Toumi, Rinaldo Richetto) Barbaro Gildo (Lino dou Quiò) la Morte Improvvisa (Gildou Chanus, al secolo Ermenegildo Riffero) l'Angelo della Buona Sorte Principi Dignitari (uno impersonato da Pasquale Bosio) Guardie del Corpo il Pagliaccio (Dinou di Bertran, Bernardino Bertrando, presentatore) gli Arlecchini (uno impersonato da Jusep Toumi, Giuseppe Richetto e Sergio dii Pareis, Sergio Parisio).
2) I Menolziesi ricordano che nella borgata qualcuno aveva diffuso l'idea che ad ogni rappresentazione seguisse una guerra. Anche questo può aver contribuito a far si che dopo la seconda guerra non sia stata più riproposta.
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